15 Settembre 2025

Perché le BCC sono banche speciali?

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Le abbiamo denominate negli anni “Banche differenti”.

E in realtà lo sono: BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO, Banche controcorrente, Banche con l’anima; ma anche di territorio, delle comunità, Banche locali dove l’obiettivo è generare valore per le comunità, a prescindere dai profitti.

Scopriamo in questo video i punti distintivi che marcano le differenze.

Essere Cooperative

Le Banche di Credito Cooperativo sono differenti per forma giuridica. Non sono società per azioni, sono cooperative. Cooperative di persone.

La territorialità

Praticamente la totalità dei soci delle BCC vive e lavora nel territorio. E’ un principio fondamentale, che è regolato dallo Statuto di ogni BCC. La Banca di norma non presta denaro a chi non è residente nella sua area di competenza. Per questo si dice che le BCC conoscono bene il territorio.

La mutualità prevalente

Le BCC sono Banche mutualistiche. Di fatto i soci godono di alcuni diritti e agevolazioni quando utilizzano i prodotti e i servizi della Banca: per esempio un migliore tasso di interesse; ma anche hanno l’opportunità di partecipare a iniziative ludiche e ricreative dedicate. Non sono solo “mutualistiche” ma correttamente si dice che sono “Banche a mutualità prevalente”.

Il 50% del credito va ai soci

Questo significa che nelle BCC almeno il 50,1% del Credito deve andare ai soci. Il socio quindi è centrale, su di lui la BCC investe in modo preponderante.

La solidità

Per Statuto almeno il 70% degli utili di una banca di Credito Cooperativo, in realtà molto di più, è destinato a riserva indivisibile, ovvero a patrimonio e non va suddiviso tra i soci. Quando la banca ottiene un utile, questo per lo più va messo via in una specie di grande granaio. Questo granaio, ovvero il patrimonio della Banca, la tutela e la rende capace, crescendo, di essere più efficiente, più capiente nell’operatività con famiglie e imprese.

La Cooperazione

Significa in concreto fare le cose insieme.

Le BCC cooperano con le persone e con il territorio sostenendo con contributi importanti associazioni, organizzazioni, Enti pubblici, parrocchie, scuole, centri culturali, sportivi, squadre di calcio o di altre attività ludico-ricreative. Finanziano in pool iniziative, erogano borse di studio ai giovani, organizzano incontri di sensibilizzazione su tematiche importanti. In città, ma anche nei piccoli centri.

Il 3% degli utili ai fondi mutualistici

Tecnicamente, il 3% degli utili di bilancio viene destinato ai Fondi mutualistici del Credito Cooperativo. Immaginiamoli come capienti salvadanai a livello nazionale per progetti di utilità sociale, che vengono usati non più dalla Banca ma da Entità più trasversali territorialmente che si occupano di formazione, di ricerca, di comunicazione, di progetti di sviluppo su temi socio-economici.

Almeno il 95% degli impieghi avviene nel territorio.

Impieghi tradotto significa “prestiti”. Se la Banca affida almeno il 95% dei soldi che raccoglie a persone e imprese di quello stesso territorio si può essere certi che in qualche modo quella fiducia alimenta la propria comunità e avrà una ricaduta positiva su tutta la filiera: sul lavoro, sull’occupazione, sui servizi locali. In Veneto questa percentuale supera il 98%.

Chi amministra le BCC?

Gli amministratori BCC sono persone competenti, scelte attraverso criteri molto rigidi imposti dalla Banca Centrale Europea. Ma sono soprattutto Soci. E questo è un punto di grande valore, perché l’amministratore locale non è un manager che viene da fuori. Vive nel territorio, è conosciuto, è coinvolto nelle manifestazioni pubbliche, condivide progetti e decisioni in modo diretto.

Presenza territoriale

Laddove le grandi Banche nazionali abbandonano i territori che giudicano non performanti, chiudono filiali e si ritirano per razionalizzare i loro costi e innalzare il profitto e gli utili, le banche di Credito Cooperativo rimangono a presidio. Fanno una scelta diversa, per fare sviluppo, per dare servizi alla popolazione, per fare consulenza e per far girare sicurezza, economia e legalità in modo diffuso.

I numeri delle BCC in Italia

Oggi uno sportello bancario su cinque appartiene ad una BCC. Ricordiamoci che quella delle BCC è la rete bancaria più numerosa e capillare del Paese, con 4.090 sportelli, il 31% dei quali è collocato nelle aree interne. In 776 Comuni l’unica presenza bancaria è assicurata da una BCC. E ricordiamoci che la grande famiglia dei soci BCC in Italia è fatta da un milione e mezzo di persone, ovvero il 3% della popolazione.

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