La Cooperazione di Credito in Veneto rilancia il modello territoriale. E rilegge la regione con nuovi parametri tra tradizione, modernità e innovazione, ovvero i grandi temi che attraversano il Veneto sotto il profilo economico e finanziario, ma anche sociale, culturale e di salvaguardia dell’ambiente.
Le Banche di Credito Cooperativo soprattutto in Veneto hanno maturato oggi la consapevolezza del loro ruolo di sostegno alle imprese e al tessuto socio-economico produttivo, puntando su capacità di ascolto, servizio, qualità della relazione e innovazione.
Il convegno organizzato in collaborazione con l’Università di Padova e tenutosi nell’Aula Magna di Palazzo Bo a Padova, ha coinvolto personalità del mondo politico, economico, culturale, sociale ed ambientale ed è stato un viatico per riproporre quei valori autentici della mission del Credito Cooperativo: spirito di servizio, di mutualità, socialità e attenzione al creato e alle comunità locali, che hanno ispirato fin dagli anni ottanta dell’Ottocento l’azione dei Padri fondatori delle odierne BCC.
Banche che nascono proprio in Veneto prima con l’azione laica di Leone Wollemborg a Loreggia in provincia di Padova, poi ad opera di don Luigi Cerutti a Gambarare di Mira nel veneziano: da queste prime esperienze venete a partire dal 1883, sorte sulla scia dell’Enciclica papale Rerum Novarum, la cooperazione di credito pianta in Veneto nuovi semi. L’intento dei fondatori è quello di fermare la terribile piaga dell’usura e di affrancare dalla miseria contadini, braccianti e piccoli fittavoli.
Nascono le banche di comunità e velocemente dal Veneto l’esperienza cresce e si sviluppa in tutta Italia.
E’ quindi importante rileggere quella storia nella modernità, dare valore al percorso e interpretare l’attualità in modo profondo e ispirato, per riprendere in mano il ruolo di servizio del Credito Cooperativo con slancio rinnovato e ispirazione illuminata nei diversi settori del vivere civile.
Galileus tratta i grandi temi trasversali per lo sviluppo del Veneto, intervistando Luca Zaia (Presidente della Regione del Veneto), Umberto Galimberti (filosofo), Padre Ermes Ronchi (teologo), Veronica De Romanis (economista), Irene Tinagli (Parlamento Europeo), Mario Tozzi (ricercatore CNR e divulgatore scientifico). 

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